Il senso delle indiane per i gioielli

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Se pensi all’immagine di una donna indiana cosa ti viene in mente?

– Il senso delle indiane per i gioielli

Se pensi all’immagine di una donna indiana cosa ti viene in mente?

Ci sono dei monili in quello che vedi?

Non mi sorprenderebbe.

Adornare il proprio corpo, nella cultura indiana, è molto comune.

Non solo per una ragione estetica. Ogni singolo gioiello, infatti ha un’importanza simbolica ben definita.

Nati per dimostrare potenza, leadership e benessere (collegati alla preziosità dei metalli di cui sono fatti), i gioielli portano con sé anche elementi importanti dal punto di vista spirituale e della tradizione.

Se ti è mai capitato di vedere un video o una foto di un matrimonio indiano, avrai notato la quantità di monili che indossano le spose. Ne sono letteralmente coperte dalla testa ai piedi.  

Nell’occasione del matrimonio, infatti, tappa fondamentale della vita di ogni donna indiana, i gioielli assumono questi significati: 

Photo credit: Pinterest

Collana: protezione e prosperità

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Piercing al naso: toccherebbe un punto ayurvedico che diminuirebbe i dolori collegati al parto e alle mestruazioni

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Braccialetti: fortuna, prosperità e lunga vita al marito

Manga Tikka (il gioiello che adorna i capelli per cadere sulla fronte): posandosi sul “terzo occhio,  simboleggia la sacra unione matrimoniale

Anelli: da mani (buona salute e fiducia in se stessa) o da piedi (regolano il ciclo mestruale)

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Cavigliere: gioia e prosperità nella casa dei suoceri (tradizionalmente la sposa si trasferisce a casa del marito)

Kamarbandh: cintura da ombelico. Poca simbologia, giusto per aumentare il sex appeal

Ti gira la testa? E non ho nemmeno menzionato tutti i possibili ornamenti.

Spose a parte, quello che è certo è che tutte le donne indiane, salvo rare eccezioni, amano adornare il proprio corpo con metalli più o meno preziosi.

Consce o meno della simbologia, è un piacere per gli occhi (i miei, per lo meno) ammirare quanta attenzione ci sia a ogni dettaglio. Dai capelli alle dita dei piedi.

Quando sono in India mi sbizzarrisco, mentre in Europa cerco di darmi un contegno. A volte.

I bijoux da cui non mi separo mai, però, sono senz’altro gli orecchini.

Sembra che questo accessorio si posizioni in un punto nevralgico della medicina ayurvedica, e agisca come un perenne trattamento di agopuntura (per uomini e donne).

Parrebbe intervenire beneficamente sul ciclo mestruale (un leitmotiv) e addirittura trattare l’obesità.

Secondo la tradizione indiana, gli orecchini mantengono il corretto flusso di energia nel corpo e giovano alla salute in generale (vista, digestione, ansia, disturbo ossessivo compulsivo, qualità dello sperma e così via).

Sarà per questo che senza mi sento nuda?

Alcuni gioielli indiani sono talmente pesanti (nel senso letterale di peso) che spesso non riesco a indossarli per più di un’ora. Ho meravigliosi orecchini d’argento che attentano al mio lobo ogni volta. 

Ma ho trovato una soluzione: lega di metallo placcato argento. Bello e luminoso, è portabilissimo perché molto più leggero. 

Eccoli indossati in un’esplorazione desertica 🙂

Per chi ama l’oro, consiglio l’ottone. Stesso effetto scintillante assicurato, ma economico e leggero.

Per avere info/consigli su vestibilità, Mariella è sempre a disposizione qui e qui.

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