🎶“I’m blue da ba dee da ba daa” 🎶

Peperoncino Abbigliamento  Colori   🎶“I’m blue da ba dee da ba daa” 🎶

🎶“I’m blue da ba dee da ba daa” 🎶

Te la ricordi?

Agevolo video per chi non sa di che parlo:


In inglese “feeling blue” vuol dire essere tristi, depressi.
Sembra che derivi dalla tradizione dei velieri che issavano bandiera blu quando moriva un ufficiale di bordo.

La prima volta che la letteratura ha attribuito al blu una connotazione di tristezza, risale al 1385, con una poesia di Geoffrey Chaucer: “con lacrime blu e cuore ferito”.

Lo stesso genere musicale blues si chiama così perché esprimeva le frustrazioni e le sofferenze dei lavoratori dei campi di cotone (e i loro discendenti) nelle colonie del sud degli Stati Uniti nel XIX secolo.

Più recentemente, uno studio psicologico avrebbe dimostrato che la malinconia può influenzare il modo in cui percepiamo i colori: chi guarda un video triste sarebbe meno accurato nell’identificare i colori nello spettro giallo-blu rispetto a chi guarda un video allegro.

Varanasi, Settembre 2019

Sarà un caso che gli uomini nella foto accanto, per riposare, abbiano scelto il lato blu della strada anziché quello arancione?

Si sa, il blu è rilassante, calmante, riduce la pressione sanguigna e la pressione cardiaca. In un ambiente blu si dorme meglio. E addirittura si percepisce questo colore anche a occhi chiusi.

Infatti, Chris Idzikowski, esperto di sonno dello Sleep Center di Edimburgo (Scozia), ha rilevato che nella retina dell’occhio sono presenti recettori specializzati, detti cellule gangliari, che sono più sensibili al colore blu. Questi recettori forniscono informazioni a un’area nella profondità del nostro cervello che controlla i ritmi nelle 24 ore e influenza le nostre performance e come ci sentiamo durante il giorno. Ciò rivela che l’interazione tra luce, sonno e veglia è molto importante.

Ce l’hai del blu nella tua camera da letto?

Ma attenzione!  Sembra che il significato del blu più conosciuto, cioè pace, calma e tranquillità, abbia dei risvolti negativi: estremizzando, infatti, la sensazione di quiete e silenzio, il blu si lega al concetto di malinconia, di nostalgia, di tristezza fino a stimolare, addirittura, la depressione.

E chi se lo aspettava.

Azzurro e blu sono le risposte più gettonate quando si chiede “qual è il tuo colore preferito?“.
Ha anche delle controindicazioni, occhio 😉

In India c’è una città tutta blu (anche in Marocco, ma non ci sono mai stata).

Ma perché Jodhpur, nel cuore del Rajasthan, è blu ?

Ci sono varie spiegazioni sui motivi per i quali sia stato scelto questo colore:

Jodhpur, Settembre 2017

🔹Per onorare il dio Shiva, che si è avvelenato per salvare il mondo, ritrovandosi poi con la pelle blu.

🔹Perché i brahmini (casta di preti indù), per distinguersi dagli altri, avrebbero scelto di colorare le loro case di blu e affermare, quindi, il proprio status sociale.

🔹I residenti di Jodhpur negano la supremazia dei brahmini e attribuiscono al blu il potere di tenere lontane le termiti, oltre che di conferire calma e serenità.

🔹 Questo colore c’entra anche con l’altro soprannome di Jodhpur: la città del sole. Con i suoi raggi che picchiano inesorabili durante tutto l’anno, le case riescono a rimanere fresche grazie alla pittura blu.

Allora, quale teoria scegliamo ?

E l’AZZURRO? L’azzurro rappresenta l’armonia e la serenità.

Il Cairo, Maggio 2019

Le origini dell’azzurro risalgono al paese in cui mi trovo in questa foto, l’Egitto.

Una delle cose che mi sono rimaste più impresse dalla terza elementare era proprio la descrizione di come gli antichi egizi avessero scoperto i lapislazzuli nelle miniere Afghane e li avessero sbriciolati e separati dalle impurità per crearne un pigmento.

Con il blu e l’azzurro dipingevano le divinità, il cielo, l’acqua.

Ma, visto il procedimento dispendioso per la produzione del colore e la quantità di cui avevano bisogno, proprio gli egizi inventarono il primo pigmento azzurro sintetico della storia: la fritta.

Nella storia, il lapislazzulo, nonostante il suo pregio, continuò ad essere usato per dipinti più importanti, assumendo così una connotazione mistica che arrivò fino al Rinascimento: blu era infatti il manto della Madonna.
Se fino al 1400 era nero, a rappresentare il lutto (benché futuro) della perdita del figlio, ad un certo punto viene impreziosito dal valore del blu arricchendone così la sacralità. E il manto della Madonna rimane azzurro fino ai giorni nostri.

La signora raffigurata nel murales qui sopra non ha niente di religioso, anche se ai suoi tempi (dagli anni ’30 agli anni ’70) è stata venerata come una dea. Quando cantava i suoi capolavori il paese intero si fermava: bar e ristoranti erano presi d’assalto per ascoltare la sua performance in radio.


Il suo nome è Umm Kulthum, e lo sfondo azzurro se lo merita tutto.

Qui sotto trovi un estratto video per capire di che parlo, eccola in un video. Oltre alla sua straordinaria voce, dai un’occhiata alle reazioni del pubblico.

Seguimi per altri voli pindarici attraverso i colori e i paesi che mi capita di visitare 😀

Però adesso sono curiosa: anche tu sei fan del blu/azzurro?

Ti confesso che a me piacciono anche solo perché sono le sfumature del mare, ma non risponderei uno dei due alla domanda “qual è il tuo colore preferito?”.

Fonti: Il libro Cromorama di Riccardo Falcinelli e cultura personale

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